Quando Angkor è stata scoperta nel secolo scorso era stata completamente inghiottita dalla foresta, gli archeologi hanno lavorato molto per riportare alla luce i templi e stanno lavorando tutt’ora; il tempio di Ta Prohm è diventato, nel tempo, un tutt’uno con la giungla e non è stato possibile ripulirlo dagli alberi e dalle radici poiché sono diventati parte integrante dell’edificio.
Il risultato finale è una struttura di pietra scolpita e rami e radici che la abbracciano, la avvolgono creando un effetto meraviglioso e molto fotogenico.