Il Palazzo Reale di Phnom Penh è senza dubbio l’edificio più bello e maestoso della città.
E’ suddiviso in due aree, la prima che si incontra entrando è quella destinata agli edifici dove viveva, e in parte vive tutt’ora, la famiglia reale cambogiana; la seconda parte invece è quella destinata al culto e al mausoleo della famiglia reale.
Sede della residenza reale ufficiale della Cambogia, i giardini del Palazzo Reale di Phnom Penh e della Pagoda d’Argento sono inondati di strutture regali, templi intimi, collezioni di doni di leader stranieri e murales che dipingono un’immagine del passato del paese.
Ci sono diversi ingressi al palazzo, con la Porta della Vittoria orientale riservata a reali e VIP, che garantisce l’accesso diretto alla Sala del Trono. La porta settentrionale, o porta funeraria, viene aperta solo dopo la morte di un monarca.
La porta occidentale è indicata come la porta dell’esecuzione e veniva utilizzata per portare i prigionieri fuori dal palazzo per essere uccisi di fronte al palazzo. La porta meridionale è l'”ingresso della gente comune”, ed è così che il pubblico raggiunge la Pagoda d’Argento.
Gli edifici aperti al pubblico includono la Sala del Trono dalla guglia dorata, dipinta di giallo per simboleggiare il buddismo, la religione principale in Cambogia, e di bianco per rappresentare l’induismo, la religione dominante durante l’epoca angkoriana. Ci sono cinque porte nella parte anteriore della sala, con quella centrale riservata ai reali.
I grandi troni d’oro che siedono all’interno vengono utilizzati solo per le incoronazioni; il trono anteriore è riservato al re.
La Pagoda d’Argento è una struttura straordinariamente decorata che è anche conosciuta come Wat Preah Keo, o “Tempio del Buddha di Smeraldo”. Originariamente costruito come costruzione in legno nel 1892 sotto il re Norodom, è stato ricostruito nel suo stato attuale nel 1962, grondante di argento e gioielli. È uno degli unici templi della Cambogia sopravvissuti ai Khmer rossi.
Il pavimento è ricoperto da cinque tonnellate di argento distribuite su più di 5.000 piastrelle. La scala che conduce alla pagoda è realizzata in marmo italiano, con il tempio che ospita un Buddha d’oro a grandezza naturale che splende con ben 2.086 diamanti. Si dice che il più grande pesi ben 25 carati.
I colori dominanti degli edifici sono il giallo e l’oro che risaltano molto sul verde del prato e sotto il cielo azzurro.
Meno conosciuto e visitato di quello di Bangkok, che in parte lo ricorda, non per questo da trascurare quando si pianifica un viaggio in Cambogia.