La Birmania, o meglio il Myanmar, è uno stato asiatico dal grande fascino con una popolazione estremamente cordiale e dove la criminalità è una piaga sconosciuta.
Le innumerevoli pagode, gli stupa e i monasteri regalano momenti unici, l’atmosfera è intrisa di spiritualità e serenità.
Tra i luoghi da non perdere in un viaggio in Birmania, il Lago Inle, o Inlay, merita un posto di rilievo.
Questo lago poco profondo, adagiato sugli altipiani centrali, riesce a portare indietro nel tempo coloro che lo ammirano, navigando a bordo di una delle lunghe barche a motore.
Qui tutto sembra avvolto da un’aurea di serenità e lo scorrere del giorno è scandito dalle attività quotidiane, il mercato, la pesca e dalle funzioni religiose.
La vita si svolge a stretto contatto con l’acqua, i villaggi sono costruiti su palafitte, i laboratori artigianali sono anch’essi sull’acqua e raggiungibili solo con la barca, anche i templi sono costruiti sul lago, così come i caratteristici mercati galleggianti e gli orti galleggianti.
Il lago è la fonte primaria di vita per gli abitanti, la pesca costituisce l’attività principale e proprio i pescatori sono una delle icone di questo angolo del paese.
I pescatori usano basse imbarcazioni che galleggiano appena sopra l’acqua, per pescare usano una speciale trappola fatta a forma di cono ma la cosa che li rende unici è il singolare utilizzo del remo.
Per avere le mani libere e poter calare la rete nelle acque del lago, i pescatori remano con una gamba, incastrando il remo tra l’incavo del ginocchio e la coscia.
I movimenti leggeri li fanno assomigliare a ballerini che danzano sulle acque del lago e la loro immagine, soprattutto al mattino presto, mentre sono avvolti da una leggera nebbia, o al tramonto, con il cielo che si colora di rosso, è indimenticabile.
Sulle sponde del lago si tiene un affollato mercato del pesce, il momento migliore della giornata per visitarlo è la mattina presto quando le contrattazioni fervono e i turisti sono praticamente assenti.
I numerosi laboratori artigianali sono interessanti da visitare, qui si può scoprire come vengono prodotti i tipici sigari locali o come si ottiene un filato dalle radici dei fiori di loto, è possibile incontrare alcune donne dal collo a giraffa, soprattutto nel laboratori di tessitura; con i loro colli estremamente allungati dagli innumerevoli anelli, sono affascinanti e raccapriccianti allo stesso tempo.
Tutti i laboratori sono raggiungibili in barca, inutile sottolineare che, per poter visitare il lago Inle, occorre noleggiare una barca a motori oppure utilizzare le lunghe barche collettive, una sorta di autobus galleggiante, i locali vi guarderanno incuriositi ma è un’esperienza divertente.
I templi e i monasteri che si affacciano sul lago sono interessanti e molto belli, le statue del Buddha vengono rivestite dai fedeli con sottili foglie d’oro che, nel corso degli anni e dei secoli, hanno conferito alle statue stesse delle forme piuttosto arrotondate, che le fa assomigliare un po’ alle sculture di Botero.
Sulle sponde del lago si trova anche uno splendido sito dove sono presenti numerosi stupa, alcuni parzialmente distrutti altri che vengono inghiottiti dalla vegetazione, un po’ come accade nella più famosa Angkor.
I tramonti sul lago sono il momento ideale per un aperitivo con la birra locale da gustare su una terrazza sul lago.
I resort con bungalow costruiti su palafitte permettono di calarsi appieno nel contesto “acquatico” pur senza rinunciare al comfort.