Johannesburg è una città che personalmente amo molto, è effervescente, ricca di storia e di persone sorridenti, in molti la considerano pericolosa ma è un aspetto comune a tutte le grandi città del mondo e devo dire che mi sento più sicura che in molte città italiane.
In questo post voglio raccontarvi una giornata insolita a Johannesburg quindi non aspettatevi di sentirmi parlare di Soweto o del Museo dell’Apartheid, su queste mete trovate molte informazioni in questo articolo su cosa vedere a Johannesburg.
JFF Roof Top
A Johannesburg prendono vita idee geniali e articolari, una di queste idee imprenditoriali è il JFF Roof Top un mix eclettico tra un bar e una farm cittadina dove si coltivano piante aromatiche e da interni.
E’ proprio dal JFF che iniziamo la giornata con un ottimo caffè che ci fornisce la giusta carica per affrontare la giornata, saliamo sulla terrazza, dove si trova la nursery delle piante, con una scala verticale che è al tempo stesso inquietante e divertentissima.
Anche se siamo nel cuore di un quartiere dinamico e trafficato sulla terrazza sembra di essere in collina lontano dai rumori della metropoli, un micro-cosmo molto rilassante dove si può lavorare in tranquillità usufruendo del wi-fi e delle prese di corrente per ricaricare il Mac.
La caffeina ha fatto il suo lavoro e come prima tappa mi dirigo al Museum Africa (o MuseuMAfricA o African Museum) si trova a Newtown ed è il principale museo di storia di Johannesburg.
African Museum
L’edificio in cui è ospitato il Museum Africa fu il primo mercato ortofrutticolo, costruito nel 1913.
Il museo ospita oggetti di cultura africana provenienti da tutto il continente, comprese note collezioni di gettoni, strumenti musicali e poggiatesta.
Le mostre permanenti includono:
- MyCulture, che delinea i diversi gruppi culturali ed etnici sudafricani, le loro origini e come questi gruppi sono cambiati nel tempo
- Johannesburg Transformations, mettendo in evidenza i cambiamenti epocali che la città ha subito nella sua storia
- La ricostruzione di un insediamento irregolare, che mostra al visitatore quanto sia difficile vivere in questi luoghi ai margini della società.
- La collezione dedicata alla fotografia di Bensusan che raccoglie attrezzature fotografiche di precisione rare e di valore, alcune risalenti all’epoca vittoriana ed edoardiana e immagini realizzate utilizzando questa attrezzatura, comprese stampe su lastre bagnate, viste stereoscopiche e immagini digitali.
- La collezione del Museo geologico che comprende oltre 17.000 campioni di roccia e minerali dell’Africa meridionale, compresi quelli provenienti dall’area di Tsumeb della Namibia (un’area con diversi giacimenti minerari), dalle scogliere di Witwatersrand (un’area di estrazione dell’oro) e dall’area di Okiep (un’area di regione mineraria).
- Una collezione di divise militari, stemmi e altri oggetti del periodo coloniale, inclusa una diligenza per il trasporto dell’oro proveniente dai luoghi di estrazione.
AURUM
Lasciamo il museo, è ora di pranzo, destinazione il ristorante AURUM situato nel cuore di Sandton, a Johannesburg, all’interno del Leonardo Building.
Sandton è il quartiere più alla moda della città qui si trovano grattacieli, uffici, il centro congressi, residenze bellissime e ristoranti contemporanei in location uniche.
Il grattacielo Leonardo è l’edificio più alto dell’intero continente africano e sulla terrazza con piscina del 7° piano si affaccia AURUM.
L’ambiente è informale, il servizio impeccabile ed il cibo fantastico, il luogo ideale dove pranzare all’aperto o per una cena romantica.
Lascio Sandton e imposto la nuova meta: il Lindfield Victorian House Museum un museo che racconta di un’epoca che fu e di come vivevano le famiglie.
La casa vittoriana che ospita il museo è perfettamente conservata sia all’esterno che all’interno dove sembra di fare un salto indietro nel tempo.
La padrona di casa che ci illustra i vari ambienti della casa sembra uscita anch’essa dal passato regalando però un’atmosfera e un’esperienza a 360 gradi.
Nkosi Ceramics
La giornata prosegue con una realtà interessante, nata da poco ma subito affermatasi sul mercato, è Nkosi Ceramics un laboratorio artigianale che realizza opere d’arte in ceramica ispirate all’Africa alla sua natura e ai suoi animali simbolo.
E’ una realtà che oltre a realizzare splendidi pezzi in ceramica, tutti lavorati a mano, ha aiutato numerose famiglie a superare i tempi difficili della pandemia dando loro un lavoro nel laboratorio.
Oggi la famiglia Nkosi si compone di 40 dipendenti e si meritano il successo ottenuto.
Giornata piena ma non è ancora tempo di rientrare a casa, è l’ora di una cena in un ristorante trendy e molto vivace nella zona di Rosebank, il Proud Mary Modern Eatery and & Wine Bar.
L’ambiente è curato, sembra un po di essere in un wine bar di New York anche se l’atmosfera è più rilassata.
I piatti sono gustosi e abbondanti, i cocktail ottimi e la lista dei vini è ricca di etichette sudafricane della vicina regione vinicola sia di cantine internazionali.
Il mio consiglio è di farvi conquistare da Johannesburg e scoprire i suoi segreti nascosti….contattami per organizzare il tuo viaggio.