Nel Complesso di Gur-i Amir a Samarcanda, in Uzbekistan, si trova, tra le altre, la tomba di Tamerlano, anche se il grande condottiero uzbeko desiderava essere sepolto a Shakhrisabz, nello stesso luogo dove sono stati sepolti due dei suoi figli; si dice che il motivo per cui venne seppellito qui a Samarcanda è che, quando morì nell’odierno Kazakistan, era inverno e il valico per raggiungere Shakhrisabz era invalicabile a causa della neve.
Tamerlano, durante la sua vita, costruì un impero immenso, grazie alle sue vittorie militari e anche grazie al fatto di essere il nipote di Ghengis Khan; si considerava un combattente per la fede e, con questa legittimazione intraprese una guerra contro i khanati mongoli, i sultanati indiani, i cristiani della Georgia e i territori genovesi nel Mar Nero.
L’Impero di Tamerlano raggiunse una estensione notevole: dalla Moscovia e dall’Ucraina, alla attuale Turchia e Siria, fino ai confini della Cina, includendo tutta l’Asia Centrale, l’India e la Persia.
Tamerlano, per queste sue gesta, viene ricordato come un eroe, alla stregua di Giulio Cesare, Cesare Augusto o Alessandro Magno, è considerato il restauratore della pax mongolica e anche un precursore del Rinascimento Umanistico.
Ma questo gli viene riconosciuto solamente da parte delle genti turco-mongole e mongole; chi invece subì la sua ferocia e la sua sete di distruzione lo descrive come un barbaro, come ad esempio alcuni autori arabi che ricordano la distruzione di alcune città sante come Baghdad, Damasco e Aleppo.
Tamerlano fu anche l’autore della ricostruzione di Samarcanda e stabilì qui la capitale del suo impero; non è difficile immaginare che qui fosse, ed è tutt’ora, venerato come un eroe nazionale.
Il complesso di Gur-i Amir in origine era una madrasa, ma venne modificato e trasformato in un mausoleo per ospitare il nipote di Tamerlano e, successivamente, Ulug Bek lo ampliò; è possibile identificare i differenti stili architettonici che corrispondono ai tre momenti differenti della costruzione.
La tomba di Tamerlano aveva una lapide intagliata in un intero pezzo di giada, ma si ruppe in due parti quando lo Shah Nadir la rubò per portarla in Persia; la leggenda vuole che la lapide di Tamerlano portò così tanta sfortuna che Nadir decise di riportarla a Samarcanda.
Qui si trova anche la tomba di Ulug Bek e di altri componenti della famiglia di Tamerlano; Gur-i Amir divenne la necropoli principale della dinastia dei Timuridi.
Gur-i Amir presenta un bellissimo portale decorato con piastrelle azzurre, blu e bianche di maiolica e terracotta; la grande cupola azzurra scanalata; l’interno della cupola è finemente decorato in bianco, azzurro e oro, una delle cupole più belle che abbiamo visto qui in Uzbekistan.
Purtroppo buona parte dell’edificio è crollato nel corso dei secoli ma solo la bellezza della sua cupola merita la visita.