Il campeggio è da sempre legato al concetto di libertà, di contatto con la natura e di voglia di avventura, e quindi perché non abbinarlo a un viaggio nel continente africano, dove poter davvero vivere esperienze uniche.

In diversi paesi africani è consentito campeggiare e molti viaggiatori scelgono di viaggiare così, questo consente anche di abbattere un po’ i costi di un viaggio in alcune destinazioni altrimenti un po’ troppo costose.

Certo per fare campeggio si deve rinunciare a qualche comodità, ma il fascino di bere un bicchiere di vino rosso la sera attorno al fuoco, nel silenzio della savana o del deserto, è una delle emozioni più belle che abbia mai provato in vita mia.

Alcuni paesi, in particolare il Sudafrica, la Namibia e il Botswana, offrono diverse soluzioni per fare camping, il motivo è semplice: ai sudafricani piace viaggiare con il loro fuoristrada, campeggiare nei parchi nazionali o nel mezzo del nulla di un deserto, accendere il fuoco dove grigliano la cena, per poi bere una birra raccontandosi aneddoti di viaggio e storie di vita.

Quindi in questi paesi è facile trovare agenzie e noleggiatori che vi possono offrire diverse opzioni per partire all’avventura; ma già da qualche anno, anche in altri paesi africani, ci sono sempre più operatori che offrono questa tipologia di viaggio, come ad esempio in Kenya e in Tanzania in Africa Orientale o in Ghana, Benin, Costa D’avorio, Togo, Senegal in Africa Occidentale.

Una prima soluzione è di viaggiare a bordo di un fuoristrada o un truck, o overland, e, una volta giunti a destinazione, montare delle tende da campo a terra dotate di brandine per dormire; nella maggior parte dei paesi si deve montare il campo in aree prestabilite, dove quasi sempre esistono delle strutture di supporto per i viaggiatori.

Ci sono agenzie specializzate che organizzano questa tipologia di viaggi, mettono a disposizione i loro mezzi, gli autisti e tutta l’attrezzatura necessaria, spesso è presente anche un cuoco che, nel mezzo della savana, cucinerà per gli ospiti; in alternativa si può noleggiare il mezzo e l’attrezzatura e partire all’avventura con viaggio in self-drive.

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Un’altra alternativa, molto utilizzata in Africa Meridionale, è il noleggio di un fuoristrada con una la tenda posizionata sul tetto; mentre si viaggia la tenda resta chiusa ma, una volta giunti a destinazione, la tenda viene aperta e vi si può salire grazie all’ausilio di una scaletta e trascorrervi la notte.

Esiste poi un’ulteriore soluzione, anche questa molto utilizzata in Africa Meridionale: il fuoristrada attrezzato con un canopy; in pratica è un sorta di camper 4×4 che viene costruito montando su un pick-up una struttura attrezzata con una piccola cucina, un frigorifero, alcuni vani per posizionare attrezzi e altri oggetti e un letto con una tenda che si apre a compasso nella parte alta dell’auto.

Le tende posizionate sul tetto o a compasso come la nostra sono facili e veloci da preparare per la notte, l’unica cosa importante è di chiuderle bene e controllare che siano ben fissate al veicolo prima di ripatire il giorno seguente.

Non sempre è possibile fermarsi per la notte dove si vuole, soprattutto nei parchi nazionali e nelle riserve naturalistiche, ma esistono dei luoghi, più o meno attrezzati, dove parcheggiare il proprio mezzo; spesso sono presenti delle infrastrutture come i bagni, le docce e l’immancabile barbeque, che in Sudafrica si chiama braai, e spesso anche un negozietto per l’acquisto di provviste.

Qualunque sia la tipologia campeggio scelta, la sensazione di avventura e di contatto con la natura è garantita; sentire i rumori della natura, come i richiami dei leoni durante la notte o i passi di qualche curiosa antilope che si avvicina al campo, regalano sensazioni uniche, così come unica è l’emozione di cenare sotto le stelle.

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