Con il tema “I campi di domani, Fields of tomorrow” lo stato di Israele punta ad illustrare come l’innovazione tecnologica sia la risposta per una produzione migliore e a basso livello di spreco.
La visita del padiglione è un modo per comprendere la complessa identità del paese dove una tradizione di tremila anni si sposa con un paese giovane dinamico che, proprio grazie alla tecnologia, alla ricerca e al duro lavoro, ha rubato terre al deserto arido rendendole coltivabili utilizzando irrigazioni “goccia a goccia” che permettono di non sprecare acqua irrigando solo dove serve.
Visitando il padiglione viene illustrata, grazie all’uso di un video in 3D, la storia dell’agricoltura israeliana che, in poco più di settanta anni, è evoluta fino al punto di far divenire Israele uno dei paesi leader nel campo della scienza e dell’innovazione nel campo agricolo.
Proseguendo nella visita altre installazioni raccontano e approfondiscono tematica sull’innovazione mentre un altro filmato illustra il piano di rimboschimento del paese.
Architettonicamente il padiglione israeliano è caratterizzato da un campo o giardino verticale, ossia una parete leggermente inclinata lunga 70 metri e alta 12 dove vivono coltivazioni di piante e fiori che cambiano colore nel corso del periodo dell’esposizione, il tutto irrigato con un sistema unico e brevettato da Israele che permette non solo di risparmiare il consumo d’acqua ma anche di abbattere l’emissione di sostanze inquinanti, una bioarchitettura che crea un colpo d’occhio eccezionale.
Il ristorante del padiglione offre piatti tipici e caratteristici della cucina israeliana con ingredienti sempre freschi, mentre il vicino negozio offre prodotti della terra santa.