Collocata sulla riva del Lago Taihu, Suzhou è un’antica città della Cina con oltre 2.500 anni di storia, l’architettura della città ha conservato la struttura risalente alla dinastia Song ed è la città dei giardini classici noti per la loro raffinatezza e delicatezza.
Suzhou è famosa per i suoi bellissimi giardini e l’architettura tradizionale degli edifici costruiti lungo i corsi d’acqua.
L’acqua è l’elemento dominante a Suzhou che sorge vicino al Fiume Azzurro e al Lago Tai; questa cittadina è attraversata dal Canale Imperiale ed è solcata da una fitta rete di canali.
Gran parte delle attrazioni di Suzhou sono concentrate nel centro storico, questo nucleo urbano storico è circondato da un ampio canale rettangolare collegato al Canale Imperiale.
Le pittoresche vie d’acqua, gli aggraziati ponti in pietra, le antiche pagode e gli iconici giardini tradizionali hanno fatto di Suzhou una città d’arte di grande bellezza e primaria importanza, i bellissimi giardini sono vere e proprie opere d’arte, con ponticelli, rocce e alberi che creano un’atmosfera surreale.
La città di Suzhou è nota come la Venezia d’Oriente, in quanto attraversata da una fitta rete di canali è stata raccontata da Marco Polo come la Città della seta, dei commercianti e dei 6000 ponti; conserva ancor oggi tutto il suo antico fascino.
Suzhou è fortemente legata alla tradizione e all’arte del ricamo, che sopravvive grazie alle numerose botteghe artigiane.
E’ un luogo che va visitato con calma, il suo centro e le sue vie lungo i canali sono tutte pedonali e passeggiare e perdersi nei suoi meandri permette di scoprire tesori nascosti; una valida alternativa è una gita in barca che offre prospettive differenti oppure si può optare per la visita in bicicletta.
Il centro storico di Suzhou conserva edifici dell’epoca dei Ming, incastonati in un paesaggio da favola, mentre a pochi chilometri dal centro è possibile visitare la collina della Tigre, dominata da una pagoda alta 47 metri.
Un antico detto cinese recita “nel cielo il paradiso, sulla terra Suzhou e Hangzhou”.
I giardini classici della città sono stati inclusi nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 1997 e sono divenuti paradigmi della raffinata e delicatissima estetica cinese ed espressione della più alta concezione del rapporto di profonda armonia tra uomo e Natura.
Un famoso detto dice: “I giardini a sud dello Yangtze sono i più belli al mondo. Tra questi, quelli di Suzhou sono da considerarsi i migliori“.
L’alta reputazione di questi giardini dipende non solo dal loro numero ma anche dalla loro bellezza e dal loro fascino, che dipendono da un’attenta e meticolosa costruzione in armonia con la natura.
Fino ad oggi, oltre 60 giardini sono rimasti intatti in città, e nove di questi sono stati introdotti nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Il Giardino dell’Umile Amministratore, costruito nel 1509 durante la Dinastia Ming, è il giardino più grande, oltre 5 ettari, e il più rinomato classico giardino paesaggistico in Suzhou.
La Sezione Centrale è la principale e la più importante parte del giardino di cui un terzo della superficie è coperta dall’acqua.
Padiglioni, torri e terrazze sono state costruite intorno alla piscina centrale, alcune sono addirittura costruite nell’acqua; in una zona un po’ nascosta si trova anche un suggestivo “giardino dei bonsai” con qualche centinaio di piccoli alberelli dalle forme curiose.
Il Giardino del Maestro delle Reti è il più piccolo e il più delicato giardino paesaggistico nella città di Suzhou.
Chiamato anche Il Giardino del Pescatore, è un’elegante struttura tipica delle residenze di un funzionario nella Dinastia Qing (1636-1911).
Il Giardino del Maestro delle Reti consiste in realtà in un quartiere residenziale e il giardino vero e proprio, piccolo ma sostanziale, è limitato a uno stagno e decorato con piante, rocce, padiglioni e ponti di pietra.
Belle le visite notturne illuminate con lanterne tradizionali, una curiosità: ha ispirato il parco del MoMa di New York.
Giardino del Leone, molto piccolo, è famoso per le rocce a conformazioni originali e per alcuni esemplari di alberi davvero longevi.
Il Palazzo d’Estate dell’imperatore Qianlong a Pechino ha preso ispirazione da questo giardino.
Altri giardini sono: Padiglione dell’Onda, il Giardino della Coppia, La Villa di Montagna Abbracciata di Bellezza, o con la Bellezza Abbracciata, meno frequentato, ma ugualmente iscritto alla lista del Patrimonio dell’Umanità.
Giardino della Coltivazione, anch’esso protetto dall’UNESCO, ospita una casa da tè al suo interno ed è particolarmente piacevole e rilassante sorseggiare una tazza in questo ambiente tranquillo.
Il Giardino dell’Armonia, o Yi Yuan, è un altro piccolo giardino, non memorabile, in pieno centro; ospita al suo interno qualche pianta insolita.