Le Tombe di Shah-i Zinda sono uno dei gioielli nascosti di Samarcanda, se il Registan rappresenta la maestosità di Samarcanda e della sua storia, queste tombe rappresentano l’intima bellezza e lo splendore delle decorazioni.
Superato il cancello d’ingresso si deve salire lungo una scala con gli scalini consumati e resi un po’ scivolosi dal passare dei secoli; una volta arrivati in cima ci si trova di fronte a un lungo viale fiancheggiato da edifici non troppo grandi ma finemente decorati, molti sostengono che siano tra le più belle decorazioni del mondo islamico.
Tutti questi edifici sono tombe e mausolei, i primi che si incontrano sono il Mausoleo di Shirin Bek Ata sulla destra e il Mausoleo di Shadi Mulk Oko sulla sinistra; queste sono le tombe rispettivamente della nipote e della sorella di Tamerlano,
Entrambi gli edifici, in particolare il Mausoleo di Shadi Mulk Oko, sono ricoperti da piastrelle di maiolica e terracotta azzurre, bianche e blu che hanno forme e lavorazioni differenti, sono davvero affascinanti e ci soffermiamo ad ammirare e a fotografare i dettagli perché sono davvero splendidi.
Il gruppo centrale di mausolei risalgono al XIV secolo e sono stati costruiti sopra una madrasa del XI secolo; qui si trova anche il Mausoleo Ottagonale che venne fatto costruire da Ulug Bek.
L’ultimo gruppo di tombe si trova in fondo alla via e in cima a un’altra scala; purtroppo sono state costruite sui tre lati di un piccolo spiazzo rettangolare, e questo non consente di ammirarle e fotografarle nella loro interezza.
Qui si trova il Mausoleo di Kusam ibn Abbas, cugino di Maometto e santo patrono di Samarcanda, Shah-i Zinda significa “re vivente” e fa proprio riferimento a Kusam ibn Abbas; la leggenda narra che costui venne in Uzbekistan per predicare l’Islam ma venne ferito e quindi si trascinò sotto le mura della città e la gente crede che sia ancora lì e sia vivo.
Nel mausoleo è stato ritrovato il corpo di un uomo che risale al Medioevo, ma la sua identità è ignota.
Abbiamo letto sulla guida che non sempre si può entrare in questo mausoleo, noi siamo entrati, non so se siamo stati fortunati o hanno cambiato le regole.
All’interno si trovano diversi fedeli che sono venuti qui in pellegrinaggio e sono raccolti in preghiera; anche dal punto di vista architettonico merita di essere visitato: la cupola è interamente ricoperta di maioliche azzurre, blu e bianche.
Una volta usciti dal Mausoleo di Kusam ibn Abbas ripercorriamo tutto il viale tra i mausolei e scattiamo diverse fotografie.
Poi scendiamo le rampe di scale e la nostra attenzione viene catturata dalle cupole della Tomba della levatrice di Tamerlano, non le avevamo notate quando abbiamo salito la scala poiché erano alle nostre spalle; quando arriviamo alla base della scala ammiriamo il bellissimo soffitto in legno dipinto della terrazza di questa tomba.
Per visitare questo luogo è necessario indossare un abbigliamento adeguato a un luogo religioso ed è importante tenere un comportamento rispettoso.