Io adoro gli anacardi, li ho sempre mangiati come frutta secca, sono carnosi e molto buoni, spesso vengono salati e tostati, ma sono buoni anche al naturale; ma da dove arrivano? Qual è la pianta che li produce?
Gli alberi di caju, o cajueiro, sono molto diffusi nel Brasile nordorientale e i brasiliani, oltre a mangiare gli anacardi, utilizzano la polpa del pseudofrutto, carnoso e succoso, per preparare dei succhi; questa parte ricca di polpa, la cui forma che ricorda un piccolo peperone, contiene tante vitamine, sali minerali e antiossidanti.
Il frutto di caju è quindi costituito da due parti: il frutto vero e proprio, che è la noce, e lo pseudofrutto, la parte con la polpa che spesso viene impropriamente chiamato “frutto”.
Esistono circa 20 varietà di anacardi, si distinguono tra loro per il colore, la forma e il sapore dei frutti e degli pseudofrutti, che possono essere gialli, arancioni o rossi.
Gli anacardi costituiscono il vero frutto del caju, si trovano nella parte inferiore dello pseudofrutto e sono costituiti da un’unica noce oleosa a forma di “C” dal colore grigio-marrone.
La castagna di anacardo pesa da 3 gr fino a 20 gr e al suo interno contiene due cotiledoni che sono edibili; solitamente la parte edibile della castagna costituisce circa il 30% del peso di tutto il frutto.
Il frutto di anacardo è ricco di fibre, sali minerali e vitamine; è indicato per chi ha problemi di colesterolo cattivo, ai reni oppure per chi ha il diabete e problemi della pelle.
Anche le foglie del cajueiro vengono utilizzate, soprattutto nell’industria della conceria, grazie all’elevato contenuto di tannino; vengono utilizzate anche nell’industria farmaceutica.
In Brasile avevamo già visto alcune piante di anacardi ma a Pirangi do Norte, a 12 km a sud di Natal, nello stato di Rio Grande do Norte, c’è un albero di anacardi diverso da tutti gli altri: è la pianta di anacardi più grande al mondo.
Questo enorme albero copre attualmente una superficie di circa 8.500 mq, una dimensione straordinaria per questa tipologia di pianta.
Vi è un tronco principale, che, sorprendentemente, non è molto grande, e, soprattutto, non sembra essere la genesi di questo maestoso albero.
I rami che si dipanano dal tronco, si sviluppano verso l’alto, per poi dirigersi verso il terreno e poi ritornare nuovamente verso il cielo; quando i rami toccano il terreno sviluppano delle radici che consentono loro di estrarre nutrimento dal suolo.
Sui rami le foglie sono presenti tutto l’anno, mentre il periodo dei frutti va da novembre a gennaio.
Sembra che questo albero sia stato piantato nel 1888 da un pescatore di nome Luiz Inacio de Oliveira, ma questa informazione non è mai stata verificata; da allora la sua crescita non si è mai fermata.
E’ possibile visitare questo enorme albero, il biglietto di ingresso costa 8 Reias che contribuiscono alla sua onerosa manutenzione; l’albero infatti viene costantemente sottoposto a cure, grazie anche al governo e alla compagnia petrolifera brasiliana, la Petrobras, che mettono a disposizione i fondi necessari.
All’interno sono presenti alcuni sentieri che si snodano tra i rami di questo enorme albero, inoltre è presente una torretta in legno, dove è possibile salire per poter ammirare l’albero dall’alto.
Lungo i percorsi sono presenti anche dei pannelli che illustrano notizie utili e curiosità relative a questo enorme cajueiro e ai suoi frutti.
Durante il periodo in cui questo enorme albero produce i frutti, tutti coloro che lo visitano posso tranquillamente raccogliere e portare a casa sia gli pseudofrutti sia le castagne; in quel periodo è anche più facile avvistare i cutia, una specie di Dasyprocta, o aguti, dei roditori di grossa taglia che si cibano dei frutti del cajueiro e che sono responsabili della disseminazione zoocora.
Al mondo esistono solamente 6 alberi giganti di anacardo, 3 si trovano in Brasile, mentre gli altri 3 si trovano in Africa.
Nei dintorni dell’albero sono presenti diversi venditori di anacardi, solitamente li si trova al naturale, salati o caramellati; noi li abbiamo comprati dal Dr Castanha, un personaggio decisamente divertente.