Il Cristo Redentore, o Cristo Redentor in portoghese, è, senza ombra di dubbio, il simbolo di Rio de Janeiro, in Brasile; dall’alto della collina del Corcovado, alta 710 metri, domina tutta la città e, con le sue braccia aperte, sembra abbracciarla.
La statua, che rappresenta il Cristo Redentore dell’Umanità, venne costruita tra il 1922 e il 1931ed è stata realizzata in pietra saponaria e in calcestruzzo in stile Art Deco; è alta 38 metri, di cui 8 metri sono costituiti dal basamento e 30 metri dalla statua vera e propria; il peso compressivo è di 1145 tonnellate, da notare che la statua al suo interno è vuota, ad eccezione delle due mani.
Il Cristo Redentor venne progettato dallo scultore francese Paul Landowski, mentre l’ingegnere che supervisionò la costruzione fu il brasiliano Heitor da Silvs Costa.
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Una curiosità: quando venne inaugurata, il 12 ottobre 1931, l’accensione delle lampade della statua venne attivata da Guglielmo Marconi attraverso un impulso radio dalla città di Roma; una targa ai piedi della statua commemora questo evento.
Per salire fino al Cristo Redentore ci sono diverse modalità; il modo migliore, più affascinante e più utilizzato dai viaggiatori, consiste nel prendere il trenino che parte da Rua Cosme Velho al 513, nel quartiere Cosme Velho; da qui parte una corsa ogni 30 minuti e, in 20 minuti, lungo la Estrada de Ferro, si arrampica fino in cima alla collina del Corcovado.
Il Trenino, o bondinho o Trem do Corcovado, passa attraverso la Foresta del Parco Nazionale di Tijuca, una porzione di foresta pluviale atlantica che è sopravvissuta al disboscamento; meglio sedersi sul lato destro del treno, da qui si avrà una vista migliore sulla foresta e sulla città in lontananza.
E’ meglio comprare i biglietti nei giorni precedenti la propria visita, si possono acquistare online, al telefono, alla biglietteria o tramite una agenzia; la biglietteria, che si trova nei pressi della stazione di partenza del treno, emette biglietti solo per i giorni successivi e cambia i voucher dei biglietti già acquistati, questo per evitare le code che di visitatori che si formavano un tempo.
Il trenino è antecedente alla costruzione del Cristo, risale infatti al 1884, e venne utilizzato anche per trasportare i materiali necessari a costruire la piattaforma e la statua stessa.
Una volta arrivati alla stazione in cima, le scale mobili o gli ascensori panoramici portano i visitatori alla terrazza che si trova ai piedi della statua del Cristo; è davvero impressionante ammirarlo da qui, inoltre dalla terrazza si ha una vista a 360° su tutta la città di Rio de Janeiro, è uno spettacolo indescrivibile.
Si possono vedere molte zone della città, le meravigliose spiagge, come Copacabana, Ipanema, Botafogo, e l’Oceano Atlantico che le lambisce, la laguna di Rodrigo de Freitas, la cui forma ricorda una farfalla, il Maracana, il leggendario stadio di calcio, il profilo del Pan di Zucchero, le Favelasche si arrampicano sui pendii dei colli e i grattacieli del centro città e altro ancora.
In alternativa si può salire in taxi o con un mezzo proprio, in questo caso si può salire fino al centro visitatori, dove, oltre a un grande negozio di souvenir, c’è anche la biglietteria; da qui l’ultimo tratto per salire fino al Cristo viene fatto a bordo di minibus.
E’ possibile salire al Cristo anche utilizzando dei minibus che partono da quattro punti differenti della città di Rio de Janeiro: Largo do Machado, Copacabana, Barra da Tijuca e Centro Visitatori in Estrada das Paineiras.
Il Cristo Redentor viene visitato ogni anno da milioni di turisti provenienti da tutto il mondo ma pochi sanno che il Colle del Corcovado, o Morro do Corcovado, in passato si chiamava Pico da Tentação, ossia Picco della Tentazione.
Questa non è stata la prima nostra salita al Cristo Redentor, ma è sempre un’emozione salire fino a qui e ammirare il panorama.
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Difficile dire quale sia l’orario migliore per salire per scattare fotografie con la luce migliore: al mattino il Cristo è meglio illuminato, ma se si sale troppo presto da un lato ci sono meno visitatori, ma dall’altro vi è il rischio che la città di Rio sia parzialmente coperta dalla nebbia; nelle ore centrali è sicuramente il momento di maggiore afflusso di visitatori, dalle 14,00 in poi il volto del Cristo inizia ad essere in ombra ma si ha una migliore vista e luce per fotografare la città sottostante; la cosa migliore da fare è quindi di prendersi un po’ di tempo e aspettare il momento migliore per ogni inquadratura desiderata.
Impossibile non farsi un selfie con una delle statue più fotografate del pianeta o con alle spalle uno dei panorami più spettacolari; il risultato è che tutti i visitatori, o quasi, siano impegnati ad immortalare i momenti salienti di questa visita.
E’ anche possibile pubblicare direttamente sui social le foto e i video grazie al Wi-Fi gratuito offerto da Hyundai.