Anversa, una delle città europee più importanti fin dai tempi del medioevo, oggi è una delle principali città del Belgio e la più importante della regione delle Fiandre, in lingua fiamminga si chiama Antwerpen.
Anversa, come quasi tutte le città dei Paesi Bassi, è caratterizzata da un centro storico il cui cuore è una grande piazza dove si trovano il palazzo del municipio, le sedi delle corporazioni e le varie gilde della città: tutti edifici laici a testimoniare come il commercio fosse il fulcro della vita in città; a differenza delle nostre città dove l’edificio principale è spesso una chiesa o un monastero.
La piazza centrale di Anversa, la Grote Markt, la Piazza del Mercato Grande, è il centro della città, contornata dalle antiche e preziose case delle corporazioni erette tra il XVI e il XVII secolo.
La Grote Markt non è ampia come la piazza omonima di Bruxelles (leggi qui l’articolo) ma conserva anch’essa un fascino d’altri tempi ed edifici stupendi adorni di statue ed emblemi dorati, come quello che si può osservare al civico n° 7 raffigurante San Giorgio ed il Drago.
Oltre agli edifici delle gilde, sul lato occidentale della piazza, si trova il Palazzo del Municio, Stadhuis, con una ricca facciata rinascimentale, mentre al centro della piazza si erge la celebre Fontana di Silvius Brabo.
Silvius Brabo è un leggendario personaggio a cui si deve la nascita della città, infatti, secondo la leggenda, Silvius Brabo era un legionario romano che uccise un mitico gigante, Druon Antigon, che viveva sulle rive del fiume Schelda esigendo un pedaggio da chi transitava nel suo territorio e tagliava la mano a coloro che si rifiutavano di pagare il dazio.
La cattedrale di Notre Dame, poco lontano da Grote Markt, è un capolavoro gotico e detiene il record di più grande chiesa del Belgio e della torre più alta, oltre ad essere inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.
Più volte saccheggiata e devastata da incendi, oggi la Cattedrale di Nostra Signora conserva al suo interno inestimabili capolavori di Rubens come il Trittico del Cristo in Croce e quello della Deposizione dalla Croce rispettivamente del 1610 e del 1914.