Di tutte le isole indonesiane Java rappresenta il luogo dove buddhismo ed induismo trovano la loro massime rappresentazioni e la natura vi stupirà con la maestosità del Parco Nazionale di Bromo Tengger Semeru, con i suo coni vulcanici e le caldere fumanti.
Borobudur
Non lontano da Yogyakarta, capitale culturale di Giava, il tempio di Borobudur si erge maestoso, è enorme, tanto da poter essere paragonabile alle piramidi egizie; è un tempio buddhista dell’800 d.c e ora dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Il paragone con le piramidi egiziane non è casuale, i suoi numeri sono impressionanti con 123 metri di base, un’altezza di 35 metri e ben 1.600.000 blocchi di pietra e più di 2600 bassorilievi che narrano la vita del Buddha.
Il magnifico tempio è un mandala tridimensionale (schema dell’universo) e una rappresentazione visiva degli insegnamenti buddisti, l’edificio è strutturato in 10 terrazze che corrispondono alle 10 fasi del cammino spirituale verso la perfezione; Borobudur rispecchia perfettamente la cosmologia buddhista, che divide l’universo in tre livelli distinti.
La divisione in tre livelli non è casuale ma ha un significato ben preciso, infatti rappresentano i tre regni del Samsara:
- il primo livello rappresenta la vita nelle spirali del desiderio (“regno del desiderio” o kāmadhātu);
- i 5 livelli quadrati rappresentano la progressiva emancipazione dai sensi (“regno della forma pura” o rupadhātu);
- le ultime tre terrazze circolari simboleggiano il cammino progressivo verso il definitivo nirvāṇa (“regno del senza-forma” o arūpyadhātu).
La sua pianta appare evidente osservando il tempio dall’alto: composto da dieci livelli, le ultime tre terrazze dalla forma circolare rappresentano l’eternità, senza inizio e senza fine, uno stato superlativo, tranquillo e puro del mondo senza forma: il Nirvana; 72 stupa arricchiscono questi livelli e il grande stupa principale corona la sommità del tempio.
Questo enorme monumento può essere visto come un gigantesco libro di testo del Buddismo per aiutare le persone a raggiungere l’illuminazione, per leggerlo basta percorrere le gallerie attorno ai singoli livelli; è un percorso di più di tre chilometri adornato di splendidi altorilievi che illustrano la vita di Buddha Shakyamuni e dei principi del suo insegnamento.
Borobodur rimase sommerso sotto strati di cenere vulcanica fino a quando, nel 1814 fu riscoperto da Sir Thomas Stamford Raffles.
Le ragioni dell’abbandono di questo magnifico monumento sono imputabili alla carestia causata da un’eruzione del Monte Merapi che costrinse gli abitanti del centro di Java a lasciare le loro terre in cerca di un nuovo posto dove vivere.
Prambanan
Dichirato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco come Borobudur, Prambanan è un complesso induista maestoso ed imponente che si erge su una pianura ricca di villaggi e risaie.
Il complesso è il più grande tempio hindu in Indonesia e uno dei più grandi dell’Asia meridionale;gli edifici sono caratterizzati da una architettura alta e appuntita, molto differente da quella di Borobudur.
Il complesso è stato costruito in onore di Shiva, e il suo nome originale era di Shiva-grha (la Casa di Shiva) o Shiva-Laya (il Regno di Shiva); ha una pianta quadrata con tre zone, ogni zona è circondata da mura e da quattro grandi porte.
Un piazzale quadrato centrale rialzato, ospita un totale di 11 templi di varie dimensioni, il più grande è quello di Shiva, alto 47 metri; è considerano il massimo monumento induista indonesiano .
Il tempio di Shiva è affiancato dai templi che onorano le divinità Vishnu e Brahma; questi tre templi dominano la vista dei visitatori.
Tre templi più piccoli sono posti di fronte ai templi più grandi e ognuno di questi è dedicato ai ‘veicoli’ o trasporti degli dei rappresentati:
Nandi, il toro, per Shiva,
Hamsa, il cigno sacro, per Brahma,
Garuda, l’aquila, per Vishnu.
La seconda zona realizzata in quadrato si irradia in modo simmetrico dal complesso centrale e contiene 224 templi più piccoli identici tra loro, la maggior parte di questi templi attualmente si trova in rovina, alcuni sono stati restaurati ed è facile ricostruire mentalmente come fu ideato e costruito originariamente il complesso e coglierne la vastità.
La terza zona, ad esclusione di una porta sopravvissuta, è oggi una spianata la cui funzione è tuttora sconosciuta; probabilmente ospitava edifici in legno che negli anni sono andati distrutti e non hanno lasciato traccia.
Parco nazionale di Bromo Tengger Semeru
Il parco nazionale Bromo-Tengger-Semeru occupa una vasta area della zona est dell’isola di Giava.
I cinque vulcani all’interno della caldera sono circondati da una vasta area di sabbia chiamata Mare di Sabbia Tengger, a sua volta circondato da una ripida scarpata alta da 200 a 600 metri che forma il rim del cratere più grande: il Tengger Caldera.
L’enorme cratere di Tengger, vulcano estinto che migliaia di anni fa esaurì il suo ciclo vitale, ha dato vita al suo interno ad altri coni vulcanici, due dei quali sono il Bromo, ancora attivo e fumante, ed il Batok.
Una delle viste più belle e spettacolari del Bromo la si ha all’alba dalla vetta del monte Penanjakan, la si raggiunge agevolmente grazie ad una strada asfaltata ed un breve sterrato all’interno del mare di sabbia facilmente superato dai 4×4 con cui vengono organizzate le escursioni.
SI sale quando è ancora buoi, verso le 3 del mattino e quando il sole inizia a sorgere e rischiara il cielo si ha una splendida panoramica sul parco, con Batok e Bromo in primo piano ed il Semeru a dominare l’orizzonte; i colori dell’alba, il rosso della roccia vulcanica ossidata e le fumarole di Bromo regalano ai visitatori uno spettacolo mozzafiato.
Poco sotto alla terrazza da cui si gode questo spettacolo ci sono dei localini dove potersi fermare a fare una colazione spartana, un’esperienza da provare.
Sulla strada di rientro verso valle si ripercorre il fondo del Tengger, il mare di sabbia grigia e nera, da qui, con una breve escursione a piedi o a cavallo, si può raggiungere un tempio sacro agli induisti, alquanto suggestivo per la posizione proprio ai piedi del Bromo e del Batok.
Se le condizioni lo permettono, il Bromo è attivo e quindi potrebbe essere chiuso perchè troppo pericoloso a causa delle esalazioni di gas, si può salire una ripida scalinata che porta fino al bordo del cratere fumante, l’odore di zolfo è intenso così come le emozioni che regala il vulcano.
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